AMEBE INTESTINALI

AMEBE INTESTINALI

In generale nei manuali e negli atlanti di parassitologia la descrizione della morfologia dei trofozoiti di ameba - soprattutto quella del nucleo - è molto riduttiva, in quanto è riferita solo allo stadio vegetativo fra due mitosi successive (interfase), in una fase cioè di riposo vegetativo. In realtà, nei campioni colorati in modo permanente (tricromica, ematossilina) la morfologia del trofozoite, per quanti riguarda dimensioni e aspetto del nucleo, può essere molto diversa da quella descritta. Ciò è dovuto al fatto che nello stesso campione possono essere presenti forme vegetative in differenti stadi della divisione cellulare, "bloccate" nel loro aspetto dall'azione del fissativo. Ad esempio, non è raro osservare trofozoiti con due nuclei - perchè nelle amebe non vi è sincronizzazione fra divisione citoplasmatica e nucleare - oppure nuclei di dimensioni superiori alla norma, o atipici, in apparenza degenerati o mal fissati. In realtà questi quadri corrispondono a una delle fasi di divisione delle forme vegetative.

Divisione del trofozoite (mitosi)

In maniera semplificata, le fasi della divisione del trofozoite (mitosi) sono le seguenti:

-     Profase: i cromosomi si condensano e diventano visibili al microscopio ottico;

-     Premetafase (o tarda Profase): si ha la rottura della membrana nucleare;

-     Metafase: i cromosomi sono allineati sul piano equatoriale (piastra metafasica);

-     Anafase: i cromosomi fratelli si separano a livello del centromero e vengono attratti ai poli opposti;

-     Telofase: si ha la decondensazione dei cromosomi con degenerazione del fuso mitotico; la membrana nucleare si riforma attorno ad ogni gruppo di cromosomi per costituire i due nuovi nuclei.

-     Citodieresi: si ha la divisione del citoplasma con formazione di due trofozoiti.

Fra due mitosi successive esiste un periodo del ciclo cellulare (detto interfase) in cui avviene la duplicazione del materiale genetico (DNA) e degli organelli cellulari, oltre all'aumento della massa e della dimensione della cellula; durante questa fase all'interno del nucleo i cromosomi non sono visibili.

Per quanto riguarda la divisione delle forme vegetative di Entamoeba histolytica e delle amebe in generale, si deve tener presente che:

-     l'RNA è sintetizzato o accumulato sulla cromatina periferica della membrana nucleare, per cui i granuli visibili di cromatina periferica possono essere considerati dei nucleoli;

-     Il cosiddetto "cariosoma" (detto anche centro cinetico, endosoma o nucleolo) è attualmente denominato "Microtuble Organizing Centre" (MTOC) ma, in questo testo continuerà a essere indicato con il termine classico di cariosoma;

-     I granuli peri-cariosomici (che circondano il cariosoma) sono costituiti dai cromosomi e questo spiega la loro presenza incostante;

-     Le fibrille radiali che partono dal cariosoma e raggiungono la membrana nucleare corrispondono ai microtubuli dell'apparato mitotico; anche la loro presenza è incostante.

Immagini

Amebe intestinali di interesse umano

Genere Entamoeba

Il nucleo è costituito da:

-     membrana nucleare tappezzata da uno strato di cromatina disposta in maniera più o meno regolare;

-     cariosoma puntiforme, grande, diffuso, con disposizione centrale o eccentrica.

A questo genere appartengono le seguenti specie:

-     Entamoeba histolytica

-     Entamoeba dispar

-     Entamoeba moshkovskii

-     Entamoeba hartmanni

-     Entamoeba coli

-     Entamoeba polecki

Genere Endolimax

Il nucleo è costituito da:

-     membrana nucleare sottile, senza cromatina evidente;

-     cariosoma voluminoso centrale (a occhio di uccello) o eccentrico, o di forma irregolare o addossato alla membrana nucleare.

A questo genere appartiene la seguente specie:

-     Endolimax nana

Genere Pseudolimax

Il nucleo è costituito da:

-     membrana nucleare sottile, senza cromatina evidente:

-     cariosoma centrale o eccentrico, voluminoso, spesso circondato da granuli pericariosomici (cromosomi).

A questo genere appartiene la seguente specie:

-     Pseudolimax (Iodamoeba) buetschlii

 

Gli stadi diagnostici identificabili al microscopio

TROFOZOITE 

L'identificazione microscopica si basa sulle seguenti caratteristiche:

-     dimensioni: in alcuni casi difficile da stabilire a causa della forma variabile e irregolare;

-     tipo di mobilità: unidirezionale, "anarchica", "surplace" (visibile solo nei preparati a fresco non fissati)

-     aspetto e contenuto del citoplasma: finemente granulare, "pulito" o "sporco";

-     inclusioni citoplasmatiche: globuli rossi, batteri, lieviti, funghi (es. Sphaerita), amido, parassiti (es. Giardia) ecc..

-     morfologia del nucleo:

•     in genere uno;

•     cariosoma: dimensione e posizione;

•     cromatina periferica: presente o assente, con distribuzione lineare più o meno uniforme o formata da granuli che possono presentare un aspetto molto variabile.

Il nucleo può essere parassitato da un fungo (Nucleophaga sp.).

CISTI

L' identificazione microscopica si basa sulle seguenti caratteristiche:

-     spessore, nitidezza della parete e rifrangenza della cisti;

-     dimensioni e forma;

-     contenuto della cisti: corpi cromatoidi (aspetto e numero), vacuoli o masse di glicogeno (dimensioni e numero), massa d'inclusione (presente o assente);

       CORPI CROMATOIDI

       Sono elementi incolori e rifrangenti, costituiti da una matrice cristallina di ribosomi, presenti soprattutto nelle cisti giovani. Possono avere un aspetto tozzo o allungato con estremità arrotondate, diritti o leggermente ricurvi (a salsiccia) o aghiformi, di lunghezza variabile - in questo caso isolati o formanti un reticolo o riuniti in fasci.

-     Nucleo/i:

•     numero variabile a seconda dello stadio di maturazione e della specie;

•     posizione rispetto al vacuolo nelle cisti immature;

•     cariosoma: dimensioni e posizione;

•     cromatina periferica: presente o assente, aspetto e distribuzione dei granuli.