SOTTO SEZIONE INTESTINALI

Iodamoeba buetschlii

Ameba cosmopolita, parassita del maiale e di alcune specie di scimmie. Può colonizzare anche l'uomo a livello del colon e del cieco, non è patogena.

TROFOZOITE

Dimensioni: da 8 a 20μm; in media 10-15μm.

Mobilità: visibile solo nei campioni a fresco non fissati. Il trofozoite emette rapidamente un lungo pseudopodo, poi lo ritira. Successivamente si osserva l'emissione di numerosi piccoli pseudopodi ialini, a base allargata e di forma arrotondata, senza che ne consegua alcun tipo di movimento (questo ricorda il trofozoite di Entamoeba coli).

Nello stesso campione possono essere presenti trofozoiti vitali e attivi e altri in via di lisi o di forma arrotondata, aspetto quest'ultimo che molto probabilmente precede l'incistamento.

Nucleo: raramente visibile nei trofozoiti più attivi, mentre in quelli in via di lisi assume l'aspetto di una grossa massa rifrangente. La cromatina periferica è assente; con la colorazione di Lugol, ma meglio con le colorazioni permanenti (tricromica, ematossilina), si può osservare un cariosoma di grande dimensione, in posizione centrale o eccentrica (in questo caso quasi appoggiato alla membrana nucleare). Nello spazio libero fra il cariosoma e la membrana nucleare si possono osservare i granuli pericariosomici (cromosomi), che possono essere distribuiti o attorno al cariosoma o a semiluna, solo da una lato. La presenza dei granuli pericariosomici costituisce un elemento diagnostico differenziale con Endolimax nana.

Citoplasma: contiene numerosi vacuoli, oltre a inclusioni di varia natura (batteri, lieviti ecc..); possibile presenza di Sphaerita.

CISTI

Dimensioni: da 5 a 25μm; in media 8-15μm.

Forma: rotondeggiante, ovalare, ma spesso molto variabile.

Nucleo:  la cisti ha un solo nucleo. La cromatina periferica è assente, il cariosoma, di grandi dimensioni, è in posizione centrale o eccentrica. Nei campioni a fresco il nucleo è costituito da un cariosoma di grandi dimensioni, rotondo o ovalare, rifrangente, circondato da un alone chiaro; la membrana nucleare non è visibile. L'uso delle colorazioni estemporanee (Lugol, MIF, Bailenger) o permanenti facilita il riconoscimento di questo tipo di nucleo diverso rispetto a quello di tipo "Entamoeba" (cariosoma di piccole dimensioni, presenza di cromatina periferica). Un elemento utile per la diagnosi è costituito dalla presenza costante in queste cisti di una massa di glicogeno iodofila (occasionalmente due) di dimensioni molto variabili. Al microscopio elettronico (TEM) questa massa è ben delimitata e compatta, libera nel citoplasma, non delimitata da alcuna membrana: è quindi incorretto definirla "vacuolo di glicogeno". Per mettere in evidenza questa massa di glicogeno è consigliabile utilizzare una soluzione di Lugol preparata di recente o meglio stabilizzata al PVP. Con le colorazioni permanenti (tricromica, ematossilina) il nucleo, ben evidente, è costituito da una sottile membrana nucleare e da un cariosoma voluminoso spesso circondato da granuli di cromatina, o talvolta localizzati solo da un lato assumendo l'aspetto di una semiluna. Con queste colorazioni la massa di glicogeno è visibile ma rimane incolore. I corpi cromatoidi sono assenti.

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