COCCICI

Cyclospora cayetanensis

La classificazione di questo parassita è stata controversa per parecchi anni e l'organismo è stato spesso descritto con il nome di Cyanobacteria-like body o Coccidian-like body (CBL). Nel 1993 Y. Ortega ha classificato definitivamente il parassita tra i protozoi coccidi intestinali, più precisamente nel genere Cyclospora. Il termine "cayetanensis" deriva dal nome dell'Università di Lima (Perù), intitolata a Cayetano Heredia.

L'infezione causata da questo parassita è una riconosciuta causa di diarrea in molte parti del mondo; la trasmissione mediante l'acqua e gli alimenti contaminati è molto comune. Sebbene esistano numerose altre specie di Cyclospora nel regno animale, nessuna di queste sembra essere in grado di infettare l'uomo.

Le oocisti infettive excistano nel piccolo intestino e gli sporozoiti rilasciati invadono gli enterociti a livello del digiuno, localizzandosi all'interno di un vacuolo parassitoforo intra-citoplasmatico. In questa sede ha luogo il ciclo biologico del parassita, costituito da una fase asessuata e da una sessuata. Quest'ultima dà origine alle oocisti immature, che vengono liberate con le feci.

Oocisti

Dimensioni: 8-10μm.

Morfologia: sferica.

Quando vengono eliminate con le feci, le oocisti - non sporulate - non sono infettive. La sporulazione avviene nell'ambiente esterno in condizioni di elevata temperatura e umidità e richiede un tempo variabile (da una a parecchie settimane). Il processo porta alla formazione di due sporocisti - ciascuna contenente due sporozoiti - all'interno dell'oocisti. La sporulazione può essere ottenuta anche in laboratorio, mantenendo un campione di feci fresche in una soluzione di bicromato di potassio al 2,5% a una temperatura compresa fra 27 e 32 °C per un periodo variabile dai 7 ai 13 giorni.

All'esame microscopico diretto a fresco le oocisti appaiono come elementi sferici, con una doppia parete spessa; all'interno è spesso visibile una massa di colore verdastro formata da 6-10 globuli rifrangenti del diametro di 2μm (morula). Le colorazioni temporanee non sono di alcuna utilità. La positività del campione deve essere sempre confermata con la colorazione di Ziehl-Neelsen mod. (a caldo) o di Kinyoun (a freddo), per dimostrare l'acido resistenza delle oocisti. Contrariamente a Cryptosporidium, la colorazione è eterogenea: alcune oocisti non si colorano affatto, mentre in altre la colorazione varia da rosa-chiaro a rosso o porpora scuro. Con safranina tutte le oocisti assumono una colorazione rosso brillante, ma solo se si esegue un pre-riscaldamento del preparato in un forno a microonde.

Un metodo rapido e semplice per rilevare la presenza delle oocisti in un campione fissato in SAF o formalina è quello di esaminare il preparato con un microscopio a luce ultravioletta: la parete delle oocisti è autofluorescente di colore azzurro brillante. Per ridurre la fluorescenza non specifica di fondo è preferibile aggiungere al campione una goccia di soluzione di Lugol.

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